Ruling the Disco 💿

Marzo 2025

C'è aria di primavera negli ascolti di Marzo che, proprio come da tradizione durante questo mese, alterna giornate di pioggia ad altre di sole. E noi, come sempre, ci adattiamo a questo clima instabile con una raccolta inadatta a qualsiasi stagione.

La Voce del Padrone

Franco Battiato (1981)

consigliato da the grand wazoo

Miglior disco della storia della musica italiana per i seguenti motivi:

– testi 10/10

– sezione ritmica 10/10

– disco super pop ma con un sacco di sperimentazione e musica colta dentro

– ogni brano è un singolo della madonna, senza eccezioni

– l’ironia di Battiato al suo culmine, senza la malinconia dei dischi successivi

– fa venire voglia di ballare

– le gesta erotiche di squaw pelle di luna

– la canzone più bella mai scritta sul sesso

– le palme in copertina

Normandie

Corrigan Fest (2011)

consigliato da Gran Cazzo II

Oggi è una bella giornata di sole. Di conseguenza, ricordo con nostalgia uno dei posti dove ho preso più acqua della mia vita, la Normandia. Posto bellissimo, se riuscite a farvici un giro merita tutto. Soprattutto superate i vostri pregiudizi mediterranei e provate i mules frites, zuppa di cozze con abbastanza panna e burro da stroncare un cavallo e patatine fritte (i posti migliori sulle patatine mettono lo stesso battuto di burro e erbe delle escargot).

Però non siamo su Ruling the Infarto, quindi passiamo alla musica. I Corrigan Fest sono un gruppo celtic punk del Quebec veramente atomico. Qualsiasi loro pezzo ti fa saltare come una molla, il che aiuta a smaltire il burro. Normandie è anche calma per i loro standard, però mi piace comunque un botto. Non capisco il francese quindi non commento il testo, però urlano un sacco "normandie!", il che mi fa pensare che parli di Normandia.

Dead Man Bones

Dead Man Bones (2009)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

Vi giro questo album abbastanza improbabile che ho ascoltato in loop negli ultimi due giorni. Si chiamano "Dead Man Bones". È una roba un po' dark-folk, con atmosfere che vanno dal creepy al nostalgico (infatti ho visto che le tracce vanno un botto nelle playlist tipo dark academia). La cosa che mi ha sconvolto, però, è stata scoprire chi c'è dietro: Ryan "Fucking" Goslying, che nel 2009 voleva farci un film sui fantasmi ma poi il film c'è rimasto secco e ha pubblicato solo le colonne sonore (cioè questo album). A voi.

Let's pour a drink, brethren

consigliato da Cas O'Uuto

Sta mattina, dopo le recenti notizie di politica internazionale di questi giorni, per sentirmi più vicino a questo martoriato popolo mi sto ascoltando alcuni brani corali Ucraini, e mi sta tornando in mente quanta furia avevo in corpo a leggere che all'indomani della ripresa dell'invasione russa dell'Ucraina del Febbraio 2022, l'ANPI si prodigò subito a dire che... era per una indefinita PACE. Una associazione di partigiani, che hanno combattuto contro la dittatura fascista e l'invasore tedesco, si dichiarava a tutti gli effetti a favore della resa.

Forse solo la FIAP pronuciava parole con ancora un senso logico.

Sono tuttora allibito e credo che l'ANPI non potrà mai riaquistare pienamente la mia fiducia e che quello che è successo rimarrà una macchia che non potrà essere lavata, un onta alla memoria di chi è morto per la libertà.

Quindi viva l'Ucraina e tutti i popoli che resistono agli oppressori.

Lightning In A Bottle

Pentagram (2025)

consigliato da Cas O'Uuto

Ciao, volevo solo dirvi che il nuovo album dei Pentagram è una bomba termobarica.

Per chi non la conosce, è una band che gira attorno al suo cantante, Bobby Liebling, figura carismatica ma che ha fatto molto discutere nel corso degli anni per le accuse di molestie verso colleghe e aver trattato male la madre, arrivando anche a lanciarla giù dalle scale qualche anno fa. Nel mezzo, la croce della dipendenza dalle droghe, dal quale pare essersi ripulito un altra volta. Nonostante le sue ombre, molti di quelli che hanno a che fare con Bobby parlano di un uomo che a volte sa essere empatico, forse proprio per quelle vicissitudini che ha avuto nella sua vita.

Qualcuno di voi l'avrà sicuramente visto nelle ultime settimane diventare virale nei reels di instagram. Più che i capelli lunghi, è il taglio di baffi e ancor meglio i suoi vestiti a mostrare quanto Bobby Liebling sia ancora legato agli anni 70 e tutto ciò che ne consegue: lui stesso non vuole che la sua band sia definita Doom Metal ma Heavy Hard Rock, il che a conti fatti ha più senso una volta che si ascoltano le sue canzoni.

Vi giro questo video in cui parla di quali gruppi hanno ispirato il nuovo disco (che tra l'altro ha nuovi componenti, tra cui il batterista dei Saint Vitus) e poi il video del nuovo album.

Natura Morta

Folkstone (2025)

consigliato da Gran Cazzo II

Oggi ho ascoltato per la prima volta il nuovo singolo dei Folkstone. È uscito 5 giorni fa, ma la scimmia è scesa da anni ormai.

Cominciamo dalle brutte notizie: si sono lavati e hanno comprato pure dei vestiti nuovi, che è abbastanza un tradimento al vecchio spirito che me li faceva amare. Però i testi hanno ricominciato a non voler dire un cazzo, le cornamuse pestano come sempre, la batteria ispira un pogo da cartoni in faccia. Col passare del tempo non si può tornare giovani, ma si può diventare bravi in quel che si fa e i Folkstone ci sono riusciti nonostante parte di quel che fanno sia "essere ignoranti come capre".

The Ghost Who Walks

Karen Elson (2010)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

Io oggi invece vi butto giù un album un po' weird, un po' Lana del Rey, un po' i primi album di Florence, un po' supermodella che si re-inventa cantante e si sposa con il cantante degli White Stripes. Si chiama Karen Elson e la cover del disco è molto figa.

Last Year's Savage

Shilpa Ray (2015)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

E controbilancio con un'artista che mi piace molto ma non viene troppo cagata. Si chiama Shilpa Ray, e fa delle robe che sono un po' ballad, un po' punk, un po' queer riot, ma bella ruvida, abbastanza sporca da gasare, ma con anche dei baratri di tristezza incredibili. Anche qui, le cover degli album valgono il play. Vi metto il mio album preferito (ma anche l'ultimissimo non è male).

Wordsworth

Murubutu (2019)

consiglio anonimo

Potremmo parlare di questa canzone dicendo chi sono gli autori, chi è il personaggio di cui si parla, dei percome e perché.

Non servirebbe a un cazzo

La vera domanda è: oggi siete la Luna, che indifferente osserva le disgrazie di questa umanità- formica che si dimena in questo bosco buio illuminato solo dalla vostra pietà oppure siete quel microbo Ignoto e remoto che col naso in su spera di ottenere favore da una fredda e distante dea?

Perdetevi nella notte, chissà cosa troverete

Mettetevi le cuffie, pompate la merda su, e fatevi sto trip.

MAW

Super Fat Ginger Cat (2021)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

Visto che stamattina mi sento di suggerire roba italiana, vi metto qua un disco che ho sentito di recente e che ho scoperto grazie alla colonna sonora di un podcast molto bello (si chiama HO CONOSCIUTO KURT COBAIN). Lo si chiamano SUPER FAT GINGER CAT, fanno tipo della roba un po' psychedelic stoner, da deserti rossi e motel squallidi, anche se sono di Bologna da quel che ho capito. Però il sound ci sta tutto, sia che siate sotto effetto di droghe, sia che stiate compilando degli excell (tipo me in questo momento).

Tunes of War

Gravedigger (1996)

consigliato da Gran Cazzo II

Vi passo questo album niente male di power metal tedesco che si finge scozzese (si fingerebbe anche bene se non partisse con un secco "ze" al posto di ogni "the").

C'ho anche poco da dire, a dire il vero. Picchiare picchia, la copertina è proprio brutta, non serve altro. Purtroppo la produzione è decente.

Creep on Creepin' On

Timber Timbre (2011)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

Oggi piove, i fiumi borbottano, in questo clima di umidità apocalittica, vi propino il mio album per le giornate di uggia. Questo è tipo l'album cult dei Timber Timbre, ideale per: incendiare un auto in mezzo alla campagna, gettare un corpo da un ponte su un fiume in piena, ballare in cucina con il fantasma della propria amata, fumare due pacchetti di sigarette senza sentirsi in colpa. Questo è Creep on Creepin' On.

Ben viene maggio

Folkamiseria (2014)

consigliato da Gran Cazzo II

Oggi folkettino primaverile che è una bella giornata

I Folkamiseria sono un solido gruppo folk che ogni tanto si da al cazzeggio (tipo coi Pirati del Po), ma questa l'hanno veramente azzeccata tanto. Tradizionale, leggera, ballabile, va giù da dio con un goccio di rosso fresco e un prato dove ballare e poi rotolarsi sull'erba. Sperando che le galline non abbian fatto troppa merda.

Teppisti in azione nella notte

Duocane (2022)

consigliato da Ol' Dirty Bastêrd

Recentemente ho trovato per caso Teppisti in azione nella notte, disco del 2022 di una coppia barese basso e batteria che risponde al pazzesco nome di Duocane

l'album è un mix abbastanza strano in otto tracce, completamente autoprodotto e cantato in italiano, ci sono influenze math abbastanza evidenti, ma ho sentito anche un po' di psichedelia prog

ce l'ho in ripetizione da quando l'ho trovato, è fichissimo perché non c'è una traccia che somigli alla precedente, ma funzionano tutte nell'insieme, la tracklist è un crogiolo di citazioni notevoli

ho visto che recentemente hanno fatto uscire un nuovo album intitolato rAmen, ascolto decisamente più facile, ma altrettanto godibile

Silmien Välliin - Finnish Anti-Russian Song

consigliato da Cas O'Uuto

Ieri sera c'è stato lo scrittore e dissidente russo Boris Akunin da Gramellini su La7, li per presentare il suo ultimo libro L'Avvocato Del Diavolo, che tratta di un futuro ipotetico dove è caduto un regime in Russia.

Ma non voglio parlare di questo.

Voglio parlare dei brevi silenzi dopo le risposte di Akunin, quando più volte ha ripetuto che l'Europa deve riarmarsi, perché Putin e l'imperialismo russo capiscono solo quello. Gramellini e lo studio, per dei brevi secondi, non sapevano come reagire.

E allora, visto il recente anniversario della fine della Guerra d'Inverno, mi ascolto un' allegra canzone Finlandese contro i Russi.

Les Clopes

Les Clopes (2019)

consigliato da JOHN WEZEL VAN DICK

La band più assurda che ho visto/conosciuto quest'anno: LES CLOPES. Cosa sono? Una band che è partita come una sorta di big band parodia di alcuni gruppi new wave francesi per poi fare una roba che alla fine è super serie, senza volerlo essere. Li ho pure visti dal vivo e devo dire che è stata una delle esperienze più folli a cui abbia assistito. Questo è il loro album "fondamentale", ma in questi giorni è pure uscita una raccolta con 23 tracce nuove e un singolo molto figo.

Pahonia

consigliato da Cas O'Uuto

Oggi per i Belarusi è la Dzień Voli, la Giornata della Libertà, una festa non ufficiale per commemorare la dichiarazione di indipendenza unilaterale della Repubblica Popolare Bielorussa nel 1918 a seguito della resa della Russia agli Imperi Centrali. La famosa bandiera bianca-rossa-bianca che usa oggi l'opposizione democratica nacque proprio in quegli anni, fu usata dal governo in esilio e una volta riacquistata l'indipendenza con la caduta dell'URSS, prima che Lukashenka la cambiasse riportando in uso i simboli sovietici.

Nel 2020, come sapete avvennero delle proteste di massa per le ennesime elezioni truccate, sedate nel sangue anche da forze speciali russe, e all'epoca mi interessai molto a queste vicende, iscrivendomi a vari gruppi telegram dove giravano notizie con foto e video, girandoli a mia volta su canali europeisti; ma a dire il vero stavo seguendo cosa accadeva già durante la campagna elettorale, dove si respirava un aria nuova, pulita e piena di speranze.

Tra le varie canzoni che l'opposizione democratica metteva ai comizi c'era anche Pahonia [let. Inseguimento (a cavallo)], un poema che prende nome dal vessillo del Gran Ducato di Lituania del quale i ruteni erano parte, scritto nel 1916 da Maksim Bahdanovič, considerato ora uno dei padri della letteratura bielorussa moderna. La musica fu composta da Mikalay Shchahlou-Kulikovich, valorizzando il poema con un canto a cappella.

Perché mettere Pahonia ai comizi? Perché è un inno non ufficiale della Belarus, e fu considerato nella scelta dell'inno ufficiale quando il paese riacquistò l'indipendenza negli anni '90.

Quindi, ecco qui la Pahonia.

Questo sito raccoglie dati anonimi di navigazione.