Ruling the Disco 💿

Febbraio 2025

Febbraio se n'è andato in un lunghissimo soffio, ma non ci siamo risparmiati dal mandarci consigli nemmeno questo mese, eccoli raccolti.

Number of the Beak

HATEBEAK (2015)

consigliato da Gran Cazzo

Oggi ho scoperto che esistono gli Hatebeak.

Non ci sarebbe molto da dire su di loro, fanno metal, di quello veloce e brutale. Lo fanno dignitosamente, senza grossi picchi.

Se escludiamo che il loro cantante è un pappagallo. Non quello da ospedale, quello con le piume e il becco.

Where we've been, Where we go from here

Friko (2024)

consigliato da the grand wazoo

Oggi ascolto questo mentre lavo una montagna di piatti. Sono un duo di Chicago al primo album (2024). Non so altro. Ad un primo ascolto mi sembra molto buono devo dire. Non rivoluzionario, ma suonato bene, melodicamente piacevole. Cresceranno bene?

Hammerheart

Bathory (1990)

consigliato da Cas O'Uuto

Cosa c'è di più epico dei riff e dei cori dei Bathory? Credo poche cose al mondo. Quorthon con il suo progetto ha fatto di tutto: Black Metal, Viking Metal, Trash Metal, e ancora Viking Metal. Fu tra i primi a fare quello che oggi chiamiamo Black Metal, quello più diabolico possibile, ma fu l'intuizione nel 1988 con Blood Fire Death a farlo entrare nella storia: uscire dal nichilismo degli anni '80 attraverso la riscoperta della storia della propria terra e dei propri antenati. Da li nacque quello che oggi chiamiamo Viking Metal (e quindi anche il Pagan Metal e il Folk Metal in senso lato). In terza superiore 7 volte su 10 mi ascoltavo questo album sul bus, incazzato col mondo.

All I Ever Am

The Cure (2024)

consigliato da the grand wazoo

Quanti cazzo di dischi hanno fatto i Cure? Dark, deprimenti, superpop, romantici, punk. Tutti o quasi meravigliosi. Se avete un cuore non potete non amarli. E quest’ultimo disco è un miracolo. Pochissimi gruppi sono in grado di continuare a fare grandissima musica dopo tutti questi anni. Robert Smith mio padre. Questo l’ultimo singolo. Non si esce vivi dagli anni 80.

Total

SebastiAn (2011)

consigliato da Regular Size Monster

E oggi elettronica, si recensisce un album francese, Total di SebastiAn, un album che mi piace sulla falsariga delle'elettronica debosciata francese (che non é molto debosciata ma é molto gay e che suona come i daft punk perché é sempre la stessa broda). Recensione: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHJJJ È COME I DAFTPUNK MA A DIFFERENZA DEI DAFTPUNK SE LI METTI IN CAMERA E C'É TUA NONNA ED É ANCORA VIVA TUA NONNA SI ALZA PER SPEGNERLI

Arvo Pärt: Alina

Arvo Pärt (1999)

consigliato da PipiElBreu

Le etichette funzionano malino spesso, specie quando si parla di compositori che nella loro vita hanno sperimentato e provato molte cose. Arvo Pärt per me è uno di questi, lo adoro e penso che la sua musica abbia un elemento che io definisco "spirituale", nel senso che parla ad una parte più profonda dell'uomo. Poi ognuno decide come declinare questo concetto o ripudiarlo se vuole.

Io adoro Alina, due composizioni eseguite da tre gruppi di interpreti differenti. Cambiano molto ma sottilmente nelle varie versioni.

Uso quest'album per rilassarmi quando ho mal di testa

Pinkerton

Weezer (1996)

consigliato da Gran Cazzo

È il 94, Kurt Cobain decide che ciucciare i fucili è un hobby interessante, Senna cambia sport passando dell'automobilismo al volo acrobatico, il Brasile mi rovina l'estate e i Weezer fanno uscire il loro disco d'esordio, fatto da canzoni orecchiabili e ritornelli quasi perfetti.

Il mondo ne va pazzo, il video di buddy holly finisce pure su Windows 95 e Rivers Cuomo, col suo fare da nerdino, diventa a suo modo uniicona.

Insomma tutto quello che un musicista "pop" potrebbe desiderare.

Tutto facile, tutto in discesa.

Nel 1996 l'Italia fa schifo agli Europei, io passo parte dell'estate in giardino a cercare di rifare il Goal di Gascoigne contro la scozia usando una sedia come difensore (vincerà la sedia) e per i Weezer è il momento di far uscire un secondo disco. Tutto facile, tutto in discesa, ci si aspetta un altro bel disco pieno di ritornelloni catchy e facili allusioni innoque.

I Weezer fanno uscire Pinkerton.

Pinkerton è l'unico disco veramente bello dei Weezer.

Pinkerton è tutto quello che i Weezer non saranno più dopo.

Pinkerton è un disco malato, che si apre con un pezzo sulla vacuità del sesso occasionale, prosegue cantando di pulsioni verso minorenni giapponesi, di amori non ricambiabili verso ragazze omosessuali, di rapporti sentimentali andati a male basati sulla paura della solitudine, della paura d'innamorarsi, delle difficoltà di lasciarsi alle spalle la vita per come ce la siamo costruita fino a quel momento.

Il tutto in canzoni non meno che clamorose, l'esempio perfetto di come con poco si faccia molto (il giro di basso di Tired Of Sex è li a ricordarmi che per quanto mi sforzi io non sarò mai niente).

Un risultato eccezionale, a maggior ragione se si considera che inizialmente pare che l'idea di Cuomo fosse di far uscire un concept album su una space opera, che non solo non viene capito (pare che Rolling Stones gli diede 0) ma che il suo autore principale rinnegherà in più di un'occasione, la riprova che Rivers Cuomo non ha mai capito un cazzo.

Io dico solo che alle vette di questo disco si avvicinerà solo anni dopo, con un video autobiografico in cui parla del suo amore per il pallone, e che i suoi dischi non vedranno più, checchè ne dicano i suoi video musicali nella playboy mansion e tutti i layer ironici e le canzoncine catchy.

Pinkerton è uno dei dischi della vita.

Odissea veneziana

Rondò Veneziano (1985)

consigliato da TheGreatShlongoski

Ok storytime

Era il lontano 1999 (26 anni fa sic!) E io da bravo pupo ascoltavo ciò che mio padre metteva allo stereo.

Ricordo che rimasi assolutamente affascinato da questa canzone in particolare, la sensazione di essere trasportato in un altro mondo mi rimase impressa per moltissimo tempo. Ancora oggi quando ascolto i vari album ho una nota di nostalgia per molte delle canzoni.

Quando abbiamo scritto Bastrenna ammetto che sono stati principale fonte di ispirazione, per questo rimane un manuale che porto sempre nel cuore.

Insomma, buon ascolto , ci si rivede a Venezia

Nellie the Elephant

The Toy Dolls (1983)

consigliato da Cas O'Uuto

NELLIE THE E-LE-PHANT

se non la conoscete, conoscetela.

La prima volta che la ascoltai sedevo bello placido con gli occhi rossi nella macchina di un mio amico, una Peugeot 106, che mi era molto simpatica perché dello stesso modello della prima macchina di mia madre di cui avessi ricordi. Fu li, mentre il mio amico guidava verso una serata di bagordi, dove scoprì per la prima volta l'esistenza di un aggeggio che si inseriva nel mangiacassette della macchina per poi collegarlo all'iPod, riuscendo così a mettere in collegamento queste due tecnologie così distanti nel tempo. Sta di fatto che, birra alla mano e sigaretta nell'altra, quella traversata nella provincia veronese rimane tutt'ora uno dei ricordi più belli che ho di quegli anni tra la fine del liceo e l'inizio dell'università.

Siamo la banda che suona le tue ossa

The Bone Machine (2007)

consigliato da Gran Cazzo II

Dovete sapere che per un periodo della mia vita mi sono adottato una. Stava in una situazione abbastanza di merda, io mi sono preso male per sta cosa e me la sono adottata. Ogni volta che c'era una scusa buona perché non sembrasse carità, le offrivo qualcosa. Una volta aveva paura che un tizio entrasse in casa sua per accoppare sua madre, io mi sono preso una stecca di sigarette, mi sono appostato in macchina sotto casa sua e ho fatto una notte in bianco. In cambio ho avuto un'amicizia fantastica, uno sconto spaventoso da un gioielliere e la scoperta dei The Bone Machine.

I The Bone Machine sono bravi. Fanno una cosa macabra e incazzata che sembra edgy ma è cazzona forte. Hanno uno stile tutto loro. Una volta li ho sentiti dal vivo in quello che credo fosse un garage riadattato, prima di loro suonava un gruppo di cui ricordo solo il cantante: era completamente nudo, avvolto nel duct tape tranne che per la bocca e il cazzo, emetteva solo urla inarticolate e quando non cantava dava il ritmo battendosi il microfono in testa. A un certo punto doveva ricevere un pompino da una del pubblico, solo che aveva gli occhi coperti e continuava a mancarle la bocca. Intanto urlava. Alla fine di questa scena meravigliosa, sono saliti sul palco loro, con le maschere da luchadores. Non han detto una parola che non fosse il testo di una canzone. Incredibili.

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